È stata un’edizione diversa da tutte le altre quella del Festival MITO SettembreMusica che si è appena conclusa. Due tra le città più colpite dalla pandemia, Milano e Torino, tra incertezze e difficoltà inedite, hanno scelto di tornare a unirsi nel nome della grande musica. È stato certamente un festival ridotto, per numero di appuntamenti e partecipanti. Ma mai come quest’anno più dei numeri sono significativi l’impegno e la volontà di resistere, di proporre. Ed è certamente significativa la risposta del pubblico: molti concerti, il 63% di quelli in programma, hanno fatto registrare il tutto esaurito. Certo, le sale erano a capienza ridotta, anche di molto. Ma il dato è comunque importante: evidenzia come a tutti questi appuntamenti avrebbero desiderato accedere più persone di quante sia stato possibile accogliere. Non era scontato, dopo mesi di chiusura delle sale da concerto, e di timore verso i contatti fisici. E invece è prevalso il desiderio, il bisogno di condividere l’esperienza unica e irripetibile della musica dal vivo, come dimostrano i 18.450 biglietti emessi complessivamente nelle due città. Senza dimenticare il pubblico radiofonico: mai come quest’anno la Rai, main media partner di MITO, è stata vicina al Festival, trasmettendo su Radio3 ben 15 concerti. E i momenti più significativi di questa quattordicesima edizione saranno inclusi nel documentario prodotto da Rai Cultura dal titolo MITO 2020: Musica e Spiriti, che andrà in onda in prima TV su Rai5 venerdì 25 settembre alle 22.15.
«Fino a qualche mese fa – dice il Direttore artistico Nicola Campogrande – sarebbe stato inimmaginabile realizzare un festival come questo. Senza orchestre a pieno organico, senza artisti stranieri, con i teatri a capienza ridotta, i musicisti distanziati, i concerti concentrati in poche sale da sanificare ripetutamente. Ma la gratitudine degli ascoltatori, la fiducia del pubblico che cresceva di giorno in giorno e soprattutto la passione e l’intensità con la quale i musicisti hanno fatto vivere i nostri concerti, hanno reso questa edizione indimenticabile. Il desiderio, la necessità di ascoltare musica dal vivo non sono stati spenti dalla pandemia; e mi piace pensare che questa incredibile edizione di MITO possa rappresentare un segnale, un bel segnale, per tutto il mondo della musica».
«Il Festival si è chiuso e il bilancio è nettamente positivo nonostante le tante limitazioni imposte dalla pandemia – evidenzia la Presidente Anna Gastel –. Una scommessa vinta dalle amministrazioni di Torino e di Milano, che con un grande lavoro di squadra di Fondazione per la Cultura di Torino e I Pomeriggi di Milano hanno reso possibile la realizzazione di questo Mito SettembreMusica 2020 ripensato a tempo di record con artisti tutti italiani. Mi piace sottolineare che, nonostante gli sforzi profusi nella lotta contro il Covid-19, i nostri storici sponsor ci hanno sostenuto con l’impegno di sempre testimoniando così di credere che la Cultura sia ingrediente indispensabile per le nostre vite. Il pubblico ha seguito con interesse e crescente entusiasmo questo Festival 2020 come sempre originale e coinvolgente sia per le tante inedite proposte, sia per il tema “Spiriti” di toccante attualità presentato nelle più varie sfaccettature e declinazioni musicali».
«Per le città e per i musicisti MITO SettembreMusica è da sempre l’inizio di una nuova stagione; – commenta Francesca Leon, Assessore alla Cultura della Città di Torino – quest’anno speriamo rappresenti l’inizio di un tempo cambiato che consenta di tornare a fare e ascoltare musica. L’amministrazione ha voluto scommettere sulla realizzazione del Festival, malgrado le ridottissime capienze dei teatri, soprattutto a Torino, per lanciare anche un messaggio di speranza: e la risposta del pubblico ci ha premiato».
«Questa appena conclusa è stata un’edizione straordinaria, che presentava in fase di preparazione una serie di difficoltà legate all’emergenza sanitaria in corso – sottolinea Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura della Città di Milano –. Difficoltà che sono state brillantemente superate grazie a un bellissimo cartellone tutto “italiano”, per il quale ringrazio il direttore artistico Nicola Campogrande e tutti i musicisti che hanno partecipato ai concerti in programma».
Questa edizione tutta italiana del Festival ha dato spazio a 460 artisti che da tanti mesi speravano di poter tornare a incontrare il pubblico: un contributo ulteriore alla ripartenza e al sostegno del comparto musicale particolarmente penalizzato dalla pandemia. Molte anche le maestranze coinvolte, che a diverso titolo hanno collaborato alla realizzazione della rassegna, in molti casi tornando a lavorare per la prima volta dopo il lockdown. Fra gli appuntamenti di maggior successo di quest’anno si possono ricordare i concerti che hanno visto protagonisti l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta da Daniele Rustioni e la violinista Francesca Dego; i concerti dei grandi violoncellisti Giovanni Sollima, Enrico Dindo e Mario Brunello; quelli dei pianisti Benedetto Lupo, Emanuele Arciuli, Filippo Gamba, Davide Cabassi, Filippo Gorini e il duo Bruno Canino e Antonio Ballista; I Pomeriggi Musicali guidati da Alessandro Cadario con il flautista Andrea Oliva e il clarinettista Alessandro Carbonare; l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Michele Mariotti; il Giardino Armonico con Giovanni Antonini; lo spettacolo di danza “TOCCARE, the White Dance”; l’Orchestra Filarmonica di Torino con Sergio Lamberto e il pianista Andrea Lucchesini; l’Orchestra del Teatro Regio di Torino diretta da Sesto Quatrini con il pianista Giuseppe Albanese.
Per chi volesse rivivere i momenti del Festival 2020, sui social network di MITO SettembreMusica – Twitter, Facebook, Instagram, YouTube e Flickr – sono disponibili le immagini e i video dei concerti con le interviste a molti degli artisti coinvolti.
MITO SettembreMusica, che gode del contributo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, è realizzato da Fondazione per la Cultura Torino e I Pomeriggi Musicali di Milano, grazie all’impegno economico delle due Città, all’indispensabile partnership con Intesa Sanpaolo – attuata sin dalla prima edizione –, al sostegno di Compagnia di San Paolo e degli sponsor Iren, Pirelli, Fondazione Fiera Milano e al contributo di Fondazione CRT.
La Rai è Main Media Partner del festival, con Rai Cultura, Rai5 e Rai Radio3; il quotidiano La Stampa e la Radiotelevisione svizzera – Rete Due sono Media Partner.
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