È costruita su misura della “casa temporanea” del Teatro Comunale di Bologna, il Comunale Nouveau di Piazza della Costituzione, la Stagione d’Opera 2024. Molti degli allestimenti proposti sono infatti totalmente inediti e pensati tenendo conto delle caratteristiche del palcoscenico della nuova sede, già ampiamente sperimentate e ottimizzate in questi primi mesi dopo il trasferimento. «La Stagione 2024 ci vede fortemente impegnati a caratterizzare con segni precisi lo spazio “Nouveau” – dice il Sovrintendente Fulvio Macciardi. Avremo molte produzioni nuove, tutte firmate da eccellenti registi italiani che accettano di cimentarsi con un ambiente atipico, e una commissione a uno dei maggiori compositori nazionali. Un’attenzione particolare vogliamo riservarla, poi, al nuovo pubblico, anche non uso a frequentare i teatri d’opera, offrendo ad esempio l’occasione di poter assistere in giornate diverse a ciascuno dei tre atti unici che compongono il Trittico pucciniano, per avvicinarsi al geniale compositore nel centenario della morte. Con Oksana Lyniv – conclude Macciardi – diamo vita nel prossimo biennio a un progetto nel solco della storia wagneriana del Comunale: l’esecuzione in forma di concerto all’Auditorium Manzoni del ciclo completo della Tetralogia, per la prima volta qui a Bologna. Si tratta di una modalità rarissima in Italia, che è invece proposta nelle grandi capitali musicali europee, tra le quali ben si inserisce il nostro Teatro».
Dieci sono le opere in scena, rilette da alcuni tra i più noti registi italiani, delle quali sei sono nuove produzioni in prima rappresentazione assoluta, a cui si aggiungono due opere in forma di concerto. Pur non rinunciando ai celebri titoli del repertorio, con un occhio di riguardo ai capolavori di Giacomo Puccini nel centenario della scomparsa già dall’inaugurazione con Manon Lescaut,prevista venerdì 26 gennaio, il cartellone offre anche una pagina contemporanea fresca di commissione e un insolito dittico che accosta il Seicento al Novecento.
Prende il via, inoltre, il progetto che prevede l’esecuzione integrale nei prossimi due anni della Tetralogia di Richard Wagner – in forma di concerto e all’Auditorium Manzoni – affidata alla bacchetta della Direttrice musicale del TCBO Oksana Lyniv. La prima donna sul podio a Bayreuth nella storia del festival wagneriano si confronterà per la prima volta con Der Ring des Nibelungen (L’anello del Nibelungo). Il prologo Das Rheingold (L’oro del Reno) è in programma il 12 e 13 giugno, mentre la prima giornata Die Walküre (La Valchiria) il 17 e 19 ottobre. Seguiranno nel 2025 Siegfried(Sigfrido) e Götterdämmerung (Il crepuscolo degli dei).
«Sono contenta di dedicare la prossima stagione a due dei miei compositori preferiti: Puccini e Wagner – commenta Lyniv. Con Manon Lescaut il giovane Puccini si è imposto sulla scena mondiale dell’opera senza timore alcuno della concorrenza con la Manon di Massenet. Il compositore di Lucca affermava che quella francese era una Manon “con cipria e minuetti”, mentre la sua sarebbe stata “una Manon con passione disperata”. Non vedo l’ora, quindi, di dirigerla con l’Orchestra del TCBO. Per quel che riguarda il Ring – prosegue la Direttrice musicale – dopo il mio debutto a Bayreuth c’è tanta attesa da parte del pubblico wagneriano internazionale che io lo diriga e sono orgogliosa di affrontarlo per la prima volta proprio a Bologna».
Con Manon Lescaut si alza il sipario sulla Stagione lirica 2024 al Comunale Nouveau (26-31 gennaio). La nuova produzione in prima assoluta è firmata dal regista Leo Muscato, al debutto nella stagione del teatro felsineo, e vede Oksana Lyniv dirigere il titolo per la prima volta. Nel ruolo principale Erika Grimaldi, reduce dal recente successo nella Forza del destino, che sarà affiancata da Luciano Ganci e Claudio Sgura.
Dopo il battesimo al Festival Verdi nel settembre 2023 con Orchestra e Coro del Comunale, il Trovatore secondo Davide Livermore arriverà anche sulle scene bolognesi dal 18 al 25 febbraio. Il regista torna a collaborare con la fondazione felsinea dopo l’Idomeneo del 2010 e Il turco in Italia del 2017. Sul podio Renato Palumbo, alla guida di un cast tra cui spiccano le voci di Roberto Aronica, Marta Torbidoni e Lucas Meachem – vincitore di un Grammy Award – accanto alla giovane Chiara Mogini.
Inusuale e curioso l’inedito dittico coprodotto con il Teatro Valli di Reggio Emilia, formato dall’opera barocca Dido&Aeneas (Didone ed Enea) di Henry Purcell e dall’opera-balletto novecentesca Die sieben Todsünden (I sette peccati capitali) di Kurt Weill su testo di Bertolt Brecht, quest’ultima per la prima volta in forma scenica al TCBO. Il nuovo allestimento debutta al Comunale Nouveau il 16 marzo (repliche fino al 21 marzo) con la regia di Daniele Abbado, che più recentemente aveva firmato Attila (2016) e Tosca (2017), e la direzione di Marco Angius. Tra gli interpreti Danielle De Niese, Allen Boxer e Bruno Taddia.
Segna il debutto nella regia lirica di Jacopo Gassmann il Macbeth di Giuseppe Verdi (12-18 aprile) con la guida musicale del direttore d’orchestra Daniel Oren e un cast di primo piano con le voci di Roman Burdenko, Ekaterina Semenchuk – entrambi per la prima volta nella stagione del TCBO –, Antonio Poli e Riccardo Fassi. Ancora in aprile, dal 26 al 30, verrà riproposta la Tosca con la direzione di Lyniv e la regia di Giovanni Scandella che andrà in scena questo luglio e poi in Giappone a novembre 2023 per la tournée del Teatro. Protagonisti di questo secondo tributo a Puccini sono Maria Agresta – al debutto sulle scene liriche bolognesi – Roberto Aronica e Gabriele Viviani.
Prosegue il ciclo della Trilogia Mozart/Da Ponte con il Don Giovanni firmato da Alessandro Talevi e diretto da Martijn Dendievel, dopo il recente successo delle Nozze di Figaro. Dal 26 al 31 maggio sul palco cantano Davide Giangregorio, René Barbera, Olga Peretyatko, Karen Gardeazabal.
La terza produzione pucciniana del 2024 è il Trittico nella visione di Pierfrancesco Maestrini, che lo scorso ottobre ha messo in scena in Sala Bibiena l’Andrea Chénier, e nell’interpretazione del direttore d’orchestra Roberto Abbado. Le tre opere si succedono e alternano singolarmente tra il 3 e il 19 luglio; si tratta di una formula estiva “a puntate”, pensata per avvicinare i giovani e un pubblico di neofiti. Il Tabarro vede nel cast Roberto Aronica, Dario Solari e Chiara Isotton, protagonista anche di Suor Angelica accanto a Marianna Pizzolato, mentre Gianni Schicchi vede sul palco Roberto De Candia, Giorgio Misseri e Manuela Custer.
La musica di oggi è presente nel cartellone con la commissione del TCBO di un’opera al compositore Alessandro Solbiati, che nel 2015 – proprio al Comunale – aveva firmato Il suono giallo, vincitore del Premio “Abbiati” come migliore novità italiana dell’anno, diretto da Marco Angius. Squadra che vince non si cambia, perciò il nuovo lavoro intitolato La voce del silenzio, su temi biblici, vedrà ancora la bacchetta di Angius. A disegnare il progetto registico della produzione, in prima assoluta dal 31 ottobre al 3 novembre, è invece chiamato un artista poliedrico come Stefano Poda, per la prima volta ospite della Fondazione lirico-sinfonica bolognese.
Completano la stagione due allestimenti di successo del Comunale: Werther di Jules Massenet, realizzato nel 2016 da Rosetta Cucchi, nuovamente in scena dal 19 al 26 novembre con Riccardo Frizza alla guida di un cast capitanato da Dmitri Korchak, Annalisa Stroppa e Tommaso Barea, e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, firmati nel 2019 da Serena Sinigaglia, riproposti dal 15 al 22 dicembre con Daniel Oren sul podio e le voci di Gregory Kunde, Mariangela Sicilia e Roman Burdenko.
Si rinnova anche per il prossimo anno il Club del TCBO, dedicato alle aziende e ai privati e a tutti gli appassionati che vogliono sostenere il Teatro e partecipare attivamente alla sua proposta culturale, prendendo parte ad eventi e momenti speciali e usufruendo di vantaggi e opportunità.
Info: www.tcbo.it
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