Arriva una novità nel panorama della discografia italiana. Classica contemporanea, elettronica, cibernetica: la musica di oggi, frutto di studi e ricerche, è il cuore della casa editrice SZ Sugar, che adesso diventa anche casa discografica.
21 concerti costituiscono l’ampia e variegata offerta sinfonica, che arricchisce la Stagione 2025 del Teatro Comunale di Bologna, in programma dal 12 gennaio all’11 dicembre all’Auditorium Manzoni, alle 20.30 nei giorni feriali e alle 17.30 la domenica.
Nella doppia veste di controtenore e direttore artistico Raffaele Pe porta La Lira di Orfeo, ensemble barocco da lui fondato, in alcune delle più importanti sale europee, come Wigmore Hall a Londra, MusikTheater an der Wien e Santa Cecilia a Roma.
In occasione dei quattrocento anni dalla prima rappresentazione del Combattimento di Tancredi e Clorinda, avvenuta nel 1624, il “madrigale guerriero e amoroso” di Claudio Monteverdi ispirato al XII canto della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso viene rappresentato al Festival Verdi di Parma nel Teatro Farnese. Protagonista come interprete unico il controtenore Carlo Vistoli, che canta per la prima volta la pagina monteverdiana e nella rassegna emiliana dedicata a Verdi.
Dopo quasi 40 anni di assenza, La Vestale di Gaspare Spontini, nel 250esimo anniversario della nascita del compositore, inaugura la cinquantasettesima stagione lirica di tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi. Protagonista il soprano Carmela Remigio, al suo debutto nella parte della vestale Julia.
«Quello rappresentato nel Ring è un mondo pieno di persone invidiose, insoddisfatte e frustrate, che spesso agiscono contro coloro che sono liberi, coraggiosi, onesti e creativi. Il fatto che Wagner, nel suo secolo, abbia messo la figura femminile al centro di questo conflitto è sorprendente e molto lungimirante».
S’intitola “Sacro furore” il nuovo disco che il controtenore Carlo Vistoli dedica alla musica sacra di Antonio Vivaldi: si tratta del primo album solistico registrato dall’artista per l’etichetta francese Harmonia mundi, in uscita l’8 novembre 2024 nei negozi e sulle principali piattaforme digitali (https://lnk.to/vivaldivistoli).
Una spa di lusso, un palcoscenico visto dalle quinte e una palestra sono i luoghi dove i registi Stefano Ricci, Conor Hanratty e Orpha Phelan ambientano rispettivamente Le maschere di Pietro Mascagni, The Critic di Charles Villiers Stanford e Le convenienze ed inconvenienze teatrali di Gaetano Donizetti.
Offre uno spaccato del repertorio orchestrale – dal romanticismo di Hector Berlioz, passando per il tardo romanticismo di Sergej Rachmaninov, il modernismo musicale avviato da Claude Debussy e portato avanti da Maurice Ravel, con un salto alla musica di oggi di Eduard Resatsch – il concerto della Stagione Sinfonica che vede nuovamente sul podio la Direttrice musicale del Teatro Comunale di Bologna Oksana Lyniv.
La direttrice d’orchestra ucraina Oksana Lyniv ha ricevuto il prestigioso "Bayerischer Verfassungsorden" (Ordine della Costituzione Bavarese), per i suoi "straordinari meriti artistici" nel campo della musica classica.
Porteranno a Bologna uno dei balletti più antichi del repertorio, La fille mal gardée, gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, ospiti per la prima volta del Teatro Comunale.
Dopo la sua prima apertura di stagione da nuovo Direttore principale della Staatskapelle di Dresda, lo scorso 31 agosto alla Semperoper del capoluogo della Sassonia, Daniele Gatti inaugura la stagione dei Wiener Philharmoniker.
Dopo aver calcato il palcoscenico scaligero nel 2019 con Semele, oratorio profano in tre atti di Händel eseguito in forma semiscenica con John Eliot Gardiner alla testa dei complessi English Baroque Soloists e Monteverdi Choir, il controtenore Carlo Vistoli torna nella sala del Piermarini per debuttare nella Stagione lirica del Teatro alla Scala, interpretando per la prima volta il pittore e seduttore Alidoro nell'Orontea di Antonio Cesti.
La Nona di Beethoven in Piazza San Carlo con Michele Spotti sul podio dell’Orchestra del Regio di Torino; l’omaggio a Wolfgang Rihm di Riccardo Chailly con la Filarmonica della Scala; Campari e Martini & Rossi raccontate nella “Drink Jazz Suite” di Stefano Massini; Ludovico Einaudi con il suo “In A Time Lapse (Reimagined)”; Giovanni Sollima insieme a Enrico Melozzi e i 100 cellos; le prime italiane di Simon-Steen Andersen e Heiner Goebbels interpretate dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai;
Al Teatro dell’Opera di Marsiglia (26 e 29 settembre 2024 – 1 e 3 ottobre 2025) e al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (dal 9 marzo al 16 marzo 2025)
Dopo aver diretto la versione in forma di concerto del Macbeth in francese, in occasione del XX Festival Verdi, Roberto Abbado torna a Parma dal 26 settembre con lo stesso titolo, questa volta in forma scenica con un allestimento di Pierre Audi, sul podio della Filarmonica Toscanini e del Coro del Teatro Regio per l’inaugurazione della XXIV rassegna verdiana.