Architettura possente quella della Sinfonia n. 5 in do diesis minore di Gustav Mahler, pagina tra le più impegnative del repertorio sinfonico, che segna il ritorno di Riccardo Frizza sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna dopo l’inaugurazione di stagione con La fanciulla del West di Puccini lo scorso gennaio. Nel concerto in programma all’Auditorium Manzoni venerdì 28 marzo alle 20.30, il Direttore artistico e musicale del Donizetti Opera Festival accosta a questo lavoro i Sei Lieder giovanili di un altro compositore austriaco, Arnold Schönberg, nella trascrizione di Alessandro Solbiati e con solista il mezzosoprano Monica Bacelli.

«Ho voluto esaltare l'aspetto surreale del Matrimonio al convento. È un'opera comica che racconta il viaggio del protagonista dentro un mondo fantastico. Cerchiamo quindi di renderlo ancora più efficace cambiando le dimensioni dello spazio, giocando con la trasformazione dei costumi e delle identità, e creando delle visioni che portino la narrazione su un piano immaginifico». Così Damiano Michieletto racconta la sua nuova produzione del Matrimonio al convento di Sergej Prokof’ev, in scena al MusikTheater an der Wien della capitale austriaca da mercoledì 26 marzo con repliche fino al 9 aprile.

“L’intelligenza non avrà mai peso, mai, nel giudizio di questa pubblica opinione. Neppure sul sangue dei lager tu otterrai da una dei milioni d’anime della nostra nazione un giudizio netto, interamente indignato: irreale è ogni idea, irreale ogni passione di questo popolo ormai dissociato da secoli, la cui soave saggezza gli serve a vivere, non l’ha mai liberato. Mostrare la mia faccia, la mia magrezza, alzare la mia sola puerile voce non ha più senso: la viltà avvezza a vedere morire nel modo più atroce gli altri, nella più strana indifferenza. Io muoio ed anche questo mi nuoce”.

Sono tre grandi artiste come la “signora della musica italiana” Ornella Vanoni e le due pluripremiate cantautrici Malika Ayane e Simona Molinari a cantare celebri temi d’amore della storia della musica nella serata dal titolo “The Man I Love” che apre la rassegna “Jazz on Symphony”, ideata dal trombettista, flicornista, scrittore e compositore Paolo Fresu e realizzata insieme al Teatro Comunale di Bologna.

Solisti il soprano Valentina Farcas e il baritono Liviu Holender Domenica 16 marzo alle 17.30 all’Auditorium Manzoni C’è una grandiosa pagina sacra concepita per celebrare il Venerdì Santo al centro

«L’appartenenza è un fuoco che brucia dentro. Date le mie origini, non posso ignorare l’obbligo morale di voler riscoprire il Settecento napoletano». Con queste parole il soprano campano Rosa Feola, interprete da sempre attenta alla valorizzazione della cultura musicale del suo territorio, descrive l’itinerario artistico compiuto insieme ad Antonio Florio e la Cappella Neapolitana in “Son regina e sono amante”, nuovo disco Pentatone in uscita oggi, venerdì 14 marzo, sulle principali piattaforme di streaming e download (https://lnk.to/SonReginaeSonoAmante) e nei negozi.

Esplora temi di identità, radicamento e trasformazione creando una narrazione introspettiva frutto di una lettura personale SeR, lo spettacolo di e con Sergio Bernal che evoca l’affascinante cultura iberica e lo spirito gitano, fondendo il flamenco tradizionale con il balletto classico e la danza contemporanea.

In programma anche un’altra Quinta Sinfonia: quella del finlandese Jean Sibelius Mercoledì 12 marzo alle 20.30 all’Auditorium Manzoni Immerge il pubblico nell’ascolto di due quinte sinfonie a confronto il concerto

Ha ricevuto una nomination al "Laurence Olivier Award", il più prestigioso riconoscimento del teatro inglese, nella categoria Miglior nuova produzione operistica, lo spettacolo Les Contes d’Hoffmann di Jacques Offenbach con la regia di Damiano Michieletto, messo in scena lo scorso novembre alla Royal Opera House di Londra.

Ha appena concluso con successo la sua prima tournée a Hong Kong l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna guidata da Donato Renzetti, che torna sotto le due torri – con lo stesso direttore – per omaggiare Maurice Ravel nella serata precedente il giorno del suo centocinquantesimo compleanno.

Dopo il battesimo nella versione francese al Teatro Sociale di Bergamo per il Festival Donizetti 2023, Lucia di Lammermoor nell'allestimento firmato da Jacopo Spirei – che denuncia la violenza della società sulle donne e riflette sul tema della salute mentale – debutta al Comunale Nouveau giovedì 20 febbraio alle 20 (repliche fino al 25 febbraio) nell’originale in italiano.

Tre voci femminili per tre personaggi principali legati da un intreccio amoroso: è ciò che ha voluto Richard Strauss per il suo capolavoro Der Rosenkavalier (Il cavaliere della rosa), “commedia per musica” su libretto di Hugo von Hofmannsthal ambientata nella Vienna dell’imperatrice Maria Teresa ma con figure ispirate alla commedia dell’arte italiana e al grande Molière.

Porta la firma di tre coreografi di spicco del balletto contemporaneo quali Crystal Pite, Angelin Preljocaj e Diego Tortelli il trittico con cui si inaugura la Stagione di Danza 2025 del Teatro Comunale di Bologna ideato dal Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto. Due le coproduzioni tra la compagnia reggiana e la fondazione felsinea - Solo Echo di Pite, riallestimento della creazione che aveva debuttato al Nederlands Dans Theater dell’Aia nel 2012, e Glory Hall di Tortelli, novità proposta in prima assoluta - cui si aggiunge Reconciliatio, passo a due femminile di Preljocaj, presentato lo scorso settembre a Bologna nella Basilica di San Petronio in occasione di “Memorare '24”.

Accosta due composizioni tardo-romantiche di Antonín Dvořák come la celebre Sinfonia n.9 “Dal nuovo mondo” e l’Ouverture da concerto Karneval a una pagina di oggi come il Concerto allegro per chitarra e orchestra di Nicola Campogrande, compositore in residenza del Teatro Comunale di Bologna, il programma del secondo appuntamento della Stagione Sinfonica 2025 della fondazione lirico-sinfonica felsinea. Sul podio, domenica 2 febbraio alle 17.30 all’Auditorium Manzoni, debutta Alvise Casellati, già ospite della Fenice di Venezia, del San Carlo di Napoli, del Maggio Musicale Fiorentino e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, nonché ideatore e Direttore musicale di “Opera Italiana is in the Air”.

Argentino di origini italiane, si è formato con il belcanto a Buenos Aires ed è oggi considerato uno dei più grandi controtenori al mondo: Franco Fagioli, Premio “Abbiati” nel 2011, racconta il suo inconsueto percorso musicale omaggiando l’ultimo celebre castrato nell’album “The last castrato. Arias for Velluti”, in uscita venerdì 28 febbraio 2025 per Château de Versailles Spectacles, registrato con Coro e Orchestra dell’Opéra Royal diretti da Stefan Plewniak.