Nasce dall’idea di unire due mondi come quello jazzistico e quello sinfonico e dalla volontà del Teatro Comunale di Bologna di aprirsi a un nuovo pubblico l’inedito cartellone “Jazz on Symphony” 2025, che vede la direzione artistica di un nome di spicco della scena jazz contemporanea come il trombettista, flicornista, scrittore e compositore Paolo Fresu. «L’attrazione tra jazz e classica è fatale - dice Fresu - e ha attraversato l’intera storia del jazz affascinando grandi jazzisti e grandi compositori del mondo classico.
Offre una carrellata di arie dalle opere di Gioachino Rossini Matilde di Shabran, Semiramide, Otello e La gazza ladra – interpretate dal mezzosoprano Cecilia Molinari e dal basso-baritono Paolo Bordogna, formatisi entrambi all’Accademia Rossiniana di Pesaro – il concerto inaugurale della Stagione Sinfonica 2025 del Teatro Comunale di Bologna, in programma domenica 12 gennaio alle 17.30 all’Auditorium Manzoni.
Ormai immancabile nel cartellone di balletto del Teatro Comunale di Bologna, torna Les Étoiles, Gala iconico a cura di Daniele Cipriani che chiude il 2024 e la Stagione di Danza con una edizione ripensata e ricca di stelle internazionali, tra le quali spicca il nome della star del balletto spagnolo Sergio Bernal, già protagonista nel 2022 e nel 2023.
Sarà nuovamente ospite del Rossini Opera Festival l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, al suo ritorno dopo esserne stata compagine di riferimento per circa un trentennio dal 1987 al 2016.
Si conferma una Stagione di respiro internazionale, con uno sguardo sempre rivolto anche alle eccellenze nazionali, quella di Danza del Teatro Comunale di Bologna, che anche nel 2025 propone cinque spettacoli al Comunale Nouveau, da febbraio a ottobre: protagonisti grandi coreografi di fama mondiale, come Lucinda Childs, Angelin Preljocaj e Crystal Pite, stelle del balletto, quali Eleonora Abbagnato e Sergio Bernal, e compagnie di riferimento nel panorama odierno.
Con il romanticismo di Robert Schumann, Fryderyk Chopin e Felix Mendelssohn si chiude la Stagione di concerti 2024 della fondazione lirico-sinfonica felsinea, che ha visto in programma 16 appuntamenti all’Auditorium Manzoni. Lunedì 9 dicembre alle 20.30 ad essere protagonisti sono la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna guidata dal suo Direttore principale Roberto Abbado, vincitore nel 2008 del “Premio Abbiati” e recentemente ospite del cartellone lirico con il Trittico pucciniano al Nouveau, e il pianista Pietro De Maria, che ha collezionato i premi "Čajkovskij" di Mosca, "Dino Ciani – Teatro alla Scala di Milano”, “Géza Anda" di Zurigo e "Mendelsshon" di Amburgo. Interprete di riferimento di Chopin, primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l'integrale della produzione pianistica dell’autore in sei concerti, registrata per la Decca, De Maria suona a Bologna le Variazioni per pianoforte su “Là ci darem la mano” op. 2.
È il grande violinista statunitense vincitore di un Grammy Award Gil Shaham il solista del Concerto per violino e orchestra in re maggiore di Erich Wolfgang Korngold, in programma per la Stagione Sinfonica 2024 del Teatro Comunale di Bologna.
Festeggia nel 2024 il suo sessantesimo anno di attività la compagnia giapponese The Tokyo Ballet che, dopo i recenti successi delle prime tappe del suo 36esimo tour internazionale, arriva per la prima volta sul palco del Teatro Comunale di Bologna per la Stagione di Danza portando in scena tre celebri coreografie: Il Regno delle Ombre da La Bayadère nella versione di Natalia Makarovadall’originaledi Marius Petipa, Roméo et Juliette (pas de deux) e Le sacre du printemps, entrambe firmate dal grande artista francese Maurice Béjart.
È un rinomato interprete del belcanto come il tenore Dmitry Korchak il protagonista del Werther di Jules Massenet, che torna in scena al Comunale Nouveau - da martedì 19 novembre alle 20, con repliche fino al 24 novembre - nella produzione firmata da Rosetta Cucchi nel 2016 per la Sala Bibiena.
Nel bicentenario della nascita del compositore boemo Venerdì 8 novembre alle 20.30, Auditorium Manzoni Segna una doppia ricorrenza legata a Bedřich Smetana e alla sua musica il 2024: duecento anni fa