Sono tre grandi artiste come la “signora della musica italiana” Ornella Vanoni e le due pluripremiate cantautrici Malika Ayane e Simona Molinari a cantare celebri temi d’amore della storia della musica nella serata dal titolo “The Man I Love” che apre la rassegna “Jazz on Symphony”, ideata dal trombettista, flicornista, scrittore e compositore Paolo Fresu e realizzata insieme al Teatro Comunale di Bologna.

Solisti il soprano Valentina Farcas e il baritono Liviu Holender Domenica 16 marzo alle 17.30 all’Auditorium Manzoni C’è una grandiosa pagina sacra concepita per celebrare il Venerdì Santo al centro

Esplora temi di identità, radicamento e trasformazione creando una narrazione introspettiva frutto di una lettura personale SeR, lo spettacolo di e con Sergio Bernal che evoca l’affascinante cultura iberica e lo spirito gitano, fondendo il flamenco tradizionale con il balletto classico e la danza contemporanea.

In programma anche un’altra Quinta Sinfonia: quella del finlandese Jean Sibelius Mercoledì 12 marzo alle 20.30 all’Auditorium Manzoni Immerge il pubblico nell’ascolto di due quinte sinfonie a confronto il concerto

Ha appena concluso con successo la sua prima tournée a Hong Kong l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna guidata da Donato Renzetti, che torna sotto le due torri – con lo stesso direttore – per omaggiare Maurice Ravel nella serata precedente il giorno del suo centocinquantesimo compleanno.

Dopo il battesimo nella versione francese al Teatro Sociale di Bergamo per il Festival Donizetti 2023, Lucia di Lammermoor nell'allestimento firmato da Jacopo Spirei – che denuncia la violenza della società sulle donne e riflette sul tema della salute mentale – debutta al Comunale Nouveau giovedì 20 febbraio alle 20 (repliche fino al 25 febbraio) nell’originale in italiano.

Porta la firma di tre coreografi di spicco del balletto contemporaneo quali Crystal Pite, Angelin Preljocaj e Diego Tortelli il trittico con cui si inaugura la Stagione di Danza 2025 del Teatro Comunale di Bologna ideato dal Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto. Due le coproduzioni tra la compagnia reggiana e la fondazione felsinea - Solo Echo di Pite, riallestimento della creazione che aveva debuttato al Nederlands Dans Theater dell’Aia nel 2012, e Glory Hall di Tortelli, novità proposta in prima assoluta - cui si aggiunge Reconciliatio, passo a due femminile di Preljocaj, presentato lo scorso settembre a Bologna nella Basilica di San Petronio in occasione di “Memorare '24”.

Accosta due composizioni tardo-romantiche di Antonín Dvořák come la celebre Sinfonia n.9 “Dal nuovo mondo” e l’Ouverture da concerto Karneval a una pagina di oggi come il Concerto allegro per chitarra e orchestra di Nicola Campogrande, compositore in residenza del Teatro Comunale di Bologna, il programma del secondo appuntamento della Stagione Sinfonica 2025 della fondazione lirico-sinfonica felsinea. Sul podio, domenica 2 febbraio alle 17.30 all’Auditorium Manzoni, debutta Alvise Casellati, già ospite della Fenice di Venezia, del San Carlo di Napoli, del Maggio Musicale Fiorentino e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, nonché ideatore e Direttore musicale di “Opera Italiana is in the Air”.

«La fanciulla del West risuona oggi come una storia di resilienza e redenzione, con il personaggio di Minnie che rappresenta uno dei primi simboli femministi nell'opera, più vicino alle donne di Ibsen e Čechov che a quelle di Mozart o Verdi». Sono le parole del regista scozzese, ma californiano d’adozione, Paul Curran, che firma la nuova produzione in prima assoluta dell’opera “western” di Giacomo Puccini – rappresentata per la prima volta al Metropolitan di New York nel 1910 – con cui si apre la Stagione lirica 2025 del Teatro Comunale di Bologna al Nouveau, venerdì 24 gennaio alle 19.00 (anche in diretta su Rai Radio3), e in replica il 26, 28, 29 e 30 gennaio.

Nasce dall’idea di unire due mondi come quello jazzistico e quello sinfonico e dalla volontà del Teatro Comunale di Bologna di aprirsi a un nuovo pubblico l’inedito cartellone “Jazz on Symphony” 2025, che vede la direzione artistica di un nome di spicco della scena jazz contemporanea come il trombettista, flicornista, scrittore e compositore Paolo Fresu. «L’attrazione tra jazz e classica è fatale - dice Fresu - e ha attraversato l’intera storia del jazz affascinando grandi jazzisti e grandi compositori del mondo classico.