«Ho voluto esaltare l'aspetto surreale del Matrimonio al convento. È un'opera comica che racconta il viaggio del protagonista dentro un mondo fantastico. Cerchiamo quindi di renderlo ancora più efficace cambiando le dimensioni dello spazio, giocando con la trasformazione dei costumi e delle identità, e creando delle visioni che portino la narrazione su un piano immaginifico». Così Damiano Michieletto racconta la sua nuova produzione del Matrimonio al convento di Sergej Prokof’ev, in scena al MusikTheater an der Wien della capitale austriaca da mercoledì 26 marzo con repliche fino al 9 aprile.

Dopo il successo di Aida nel 2023, Damiano Michieletto torna alla Bayerische Staatsoper con una nuova produzione della Fille du régiment.

In occasione della sessantasettesima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, Damiano Michieletto presenta in esclusiva il libro Teatro Totale, edito da il Saggiatore, di cui è sia curatore sia autore della prefazione. La presentazione è in programma sabato 6 luglio alle ore 11 presso il Giardino del Festival ed è moderata dall’editore Luca Formenton.

Nell’anno delle celebrazioni per il 50° anniversario della Sydney Opera House, Damiano Michieletto firma il nuovo allestimento de Les contes d’Hoffmann (I racconti di Hoffmann) di Jacques Offenbach. Dopo aver messo in

«È un viaggio alla scoperta dell’amore, anzi alla riscoperta dell’amore. Un amore che dona occhi nuovi, e una nuova vista con la quale vedere l’amata». Così Damiano Michieletto descrive la nuova produzione di Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck,

È il primo regista italiano invitato a mettere in scena una nuova produzione a Glyndebourne dopo cinquant’anni: Damiano Michieletto inaugura l’edizione 2021 del Festival nella contea inglese dell’East Sussex con Kát’a Kabanová di Leoš Janáček.