Venerdì 18 e sabato 19 ottobre al Teatro Farnese di Parma
In occasione dei quattrocento anni dalla prima rappresentazione del Combattimento di Tancredi e Clorinda, avvenuta nel 1624, il “madrigale guerriero e amoroso” di Claudio Monteverdi ispirato al XII canto della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso viene rappresentato al Festival Verdi di Parma nel Teatro Farnese. Protagonista come interprete unico il controtenore Carlo Vistoli, che canta per la prima volta la pagina monteverdiana e nella rassegna emiliana dedicata a Verdi.
Vistoli “si fa in tre” per rappresentare i “furiosi affetti” dei due personaggi protagonisti, Tancredi e Clorinda, e del narratore. Una sfida per il controtenore non solo da un punto di vista vocale, ma anche per la differenziazione dei tre personaggi in scena, per cui ricorre a distinte inflessioni musicali. Maestro al cembalo è Deniel Perer con l’ensemble Ghislieri Consort.
Lo spettacolo – con regia e visual di Fabio Cherstich e con i movimenti coreografici di Philippe Kratz – è una coproduzione del Teatro Regio di Parma/Festival Verdi con Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, Torinodanza Festival Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale, Ghislierimusica Centro di Musica Antica, e vede la partecipazione di due danzatori della Compagnia: Gador Lago Benito e Alberto Terribile.
Il Combattimento monteverdiano, accostato nella stessa serata al madrigale di Luigi Nono “La lontananza nostalgica utopica futura”, rientra nella nuova sezione di concerti e performance “Ramificazioni” del XXIV Festival Verdi, e conclude questa rassegna venerdì 18 ottobre alle 21.00 e sabato 19 ottobre alle 22.30 al Teatro Farnese.
Info: https://www.teatroregioparma.it/spettacolo/ramificazioni-madrigali/
(E. T.)
Foto crediti: ©Nicola Allegri
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