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TCBO: LE STAGIONI OPERA E SINFONICA 2025

Cartellone concertistico con 21 appuntamenti dal 12 gennaio all’11 dicembre con bacchette come quelle di Renzetti, Conlon, Sado, Inkinen, Lyniv, Oren, Fisch, Haenchen, Abbado e solisti di pregio tra cui si segnala il debutto di Pretty Yende e il ritorno di Sergej Krylov

Zubin Mehta dirige per la prima volta l’Orchestra del Comunale per un concerto straordinario fuori abbonamento in collaborazione con Musica Insieme, che segna l’apertura del Festival Respighi Bologna 2025

Omaggi a Ravel, Bartók e Šostakovič negli anniversari della nascita e della morte e un focus sul corpus sinfonico di Brahms

Inaugurazione lirica il 24 gennaio con un nuovo allestimento della Fanciulla del West di Puccini firmato da Paul Curran e diretto da Riccardo Frizza. 10 i titoli in programma

L’Orchestra vola in tournée a Hong Kong per due concerti il 28 febbraio e il 1° marzo

21 concerti costituiscono l’ampia e variegata offerta sinfonica, che arricchisce la Stagione 2025 del Teatro Comunale di Bologna, in programma dal 12 gennaio all’11 dicembre all’Auditorium Manzoni, alle 20.30 nei giorni feriali e alle 17.30 la domenica. 20 gli appuntamenti in abbonamento, che spaziano dal repertorio orchestrale otto-novecentesco – ricordando anniversari come i 150 anni dalla nascita di Maurice Ravel, gli 80 anni dalla morte di Béla Bartók e i 50 anni dalla scomparsa di Dmitrij Šostakovič – passando per brani presi a prestito dal mondo operistico, fino a pagine di oggi. Un focus particolare è dedicato alla musica di Johannes Brahms, di cui vengono proposti tutti i principali lavori sinfonici. Di grande richiamo è il concerto straordinario fuori abbonamento che vede per la prima volta sul podio dell‘Orchestra del TCBO Zubin Mehta per l’apertura del Festival Respighi Bologna 2025, rinnovando la collaborazione tra la Fondazione lirico-sinfonica felsinea e la Fondazione Musica Insieme. Accanto all’Orchestra del Comunale, si conferma protagonista la Filarmonica per due serate. Presenza rilevante, poi, quella del Coro – preparato da Gea Garatti Ansini – coinvolto in tre concerti. Si completa di tutti i cast la Stagione d’Opera 2025, presentata in anteprima lo scorso luglio, che si apre il 24 gennaio con La fanciulla del West di Giacomo Puccini e si compone di 10 titoli (8 al Comunale Nouveau e 2 all’Auditorium Manzoni). Un nuovo cartellone dedicato alla Danza – che sarà annunciato entro la fine di novembre – completerà la programmazione. Non mancheranno, inoltre, gli impegni all’estero con una tournée al Cultural Centre di Hong Kong per due concerti il 28 febbraio e il 1° marzo diretti da Donato Renzetti, con le voci di Cecilia Molinari e Paolo Bordogna (musiche di Rossini, Donizetti, Puccini e Ravel).

«Abbiamo costruito la nuova Stagione di concerti attorno a un ciclo brahmsiano che desse unitarietà al cartellone – dice il Sovrintendente Fulvio Macciardi – e ripercorresse i maggiori capolavori sinfonici del grande compositore tedesco tardo-romantico, senza trascurare le ricorrenze legate ad altri autori che sono pietre miliari della storia della musica come Ravel, Bartók e Šostakovič. Accanto ad interpreti di respiro internazionale, troviamo tra gli ospiti direttori e solisti italiani già affermati o talenti in ascesa che abbiamo il piacere di proporre al nostro pubblico. Preziose le collaborazioni con la Fondazione Musica Insieme per un concerto straordinario con uno dei più grandi direttori del nostro tempo, Zubin Mehta, e con la Filarmonica del TCBO con cui abbiamo impaginato due concerti di sicuro interesse. Siamo inoltre orgogliosi di tornare in Oriente con la nostra Orchestra diretta da Donato Renzetti per due concerti a Hong Kong, portando pagine dal repertorio operistico italiano con due interpreti rossiniani come Cecilia Molinari e Paolo Bordogna».

SINFONICA

L’inaugurazione della Stagione Sinfonica, domenica 12 gennaio, è affidata alla bacchetta esperta di Donato Renzetti che – insieme al mezzosoprano Cecilia Molinari e al basso-baritono Paolo Bordogna – presenterà una carrellata di pagine rossiniane da opere come Matilde di Shabran, Semiramide Otello. Con l’esecuzione della Sinfonia n. 1 di Brahms, inoltre, questo appuntamento dà il via al ciclo dedicato al compositore tedesco che percorre tutto il cartellone. Lo stesso direttore salirà nuovamente sul podio il 6 marzo per un concerto che omaggia Ravel nei 150 anni dalla nascita, con la Pavane pour une infante défunteLe Tombeau de Couperin e Ma mère l’Oye, accostate alla Sinfonia n. 4 “Italiana” di Felix Mendelssohn. Il 2 febbraio debutta Alvise Casellati, già ospite della Fenice di Venezia, del San Carlo di Napoli, del Maggio Musicale Fiorentino e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, nonché ideatore e Direttore musicale di “Opera Italiana is in the Air”. Due brani di Antonín Dvořák come la celebre Sinfonia n.9 “Dal nuovo mondo” e l’Ouverture da concerto Karneval circondano una pagina di oggi: il Concerto allegro per chitarra e orchestra di Nicola Campogrande – compositore in residenza del TCBO – con la solista cinese Xuefei Yang, tra le più apprezzate chitarriste classiche a livello internazionale. Asher Fisch, Direttore principale e consulente artistico della West Australian Symphony Orchestra, torna sul podio l’8 febbraio per il capolavoro di Richard Strauss Der Rosenkavalier (Il cavaliere della rosa), di cui vengono proposti gli intermezzi e le principali arie di Sophie, Octavian e della Marschallin, rispettivamente interpretate da Elsa Benoit, Stefanie Irányi e Julia Kleiter. Il 12 marzo vede invece il ritorno di Pietari Inkinen, Direttore principale della Deutsche Radio Philharmonie e Direttore musicale dell’Orchestra sinfonica KBS di Seul, che immerge il pubblico nell’ascolto di due quinte sinfonie a confronto: quella di Jean Sibelius e quella di Šostakovič, nei 50 anni dalla morte del compositore russo. Una grandiosa pagina sacra concepita per celebrare il Venerdì Santo è al centro del concerto diretto da Hartmut Haenchen il 16 marzo: è Ein deutsches Requiem (Un Requiem tedesco) per soli, coro e orchestra di Brahms, con le voci del soprano Valentina Farcas e del baritono Liviu Holender. Già impegnato anche in due titoli della stagione lirica, La fanciulla del West di Puccini inaugurale e Un ballo in maschera di Verdi, il Direttore musicale del Donizetti Opera Festival Riccardo Frizza accosta il 28 marzo i lavori quasi coevi di inizio Novecento di due compositori austriaci: la Sinfonia n. 5 di Gustav Mahler e i Sei lieder giovanili di Arnold Schönberg, nella trascrizione per orchestra di Alessandro Solbiati, cantati dal soprano Monica Bacelli. Altro gradito ritorno, poi, quello del Direttore musicale dell’Opera di Los Angeles James Conlon per un doppio appuntamento tra Wolfgang Amadeus Mozart e Brahms: il 24 aprile del compositore salisburghese propone gli Intermezzi dal Thamos, König in Ägypten (Thamos, re d’Egitto), musiche di scena per il dramma in cinque atti di Tobias von Gebler, e l’Ouverture dal Lucio Silla, abbinati alla Sinfonia n. 2 di Brahms; mentre il 31 ottobre è la volta dei balletti dall’Idomeneo mozartiano, insieme alla Sinfonia n. 4 ancora di Brahms. Presenza frequente delle ultime stagioni, Daniel Oren dirige il 30 aprile il Siegfried-Idyll (Idillio di Sigfrido) di Richard Wagner, la suite Matinées musicales op.24 di Benjamin Britten e la Quarta Sinfonia di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Il virtuoso violinista Sergej Krylov è impegnato come solista nel Concerto in re maggiore di Brahms il 6 maggio. Guida l’orchestra il francese Frédéric Chaslin, che presenta anche due lavori di Francis Poulenc: Fiançailles pour rire per soprano, da lui stesso trascritto per orchestra, e il Gloria in sol maggiore per soprano, coro e orchestra. Protagonista la voce di Julie Cherrier-Hoffmann. Tre concerti sono poi affidati al talento belga Martijn Dendievel. Due, realizzati in collaborazione con l’Accademia pianistica della Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro”, vedono protagonisti i giovanissimi pianisti vincitori di concorso Elizaveta Coroli (il 10 maggio), che si è aggiudicata lo “Chopin di Bacāu 2019” – per un programma tutto brahmsiano con il Concerto n. 1 per pianoforte e la Terza Sinfonia – e Nikola Meeuwesen (il 26 settembre), che a soli 20 anni è diventato il più giovane vincitore del Grachtenfestival Prize – con il Concerto n. 2 per pianoforte di Brahms accostato ai Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij (nell’orchestrazione di Ravel). Il terzo ha invece come solista Josef Špaček, che sta emergendo come uno dei maggiori violinisti della sua generazione, per il Concerto gregoriano per violino e orchestra di Ottorino Respighi, affiancato alla Sinfonia n. 41 “Jupiter” di Mozart (31 maggio). Il brano contemporaneo Sinopia di Alessandro Solbiati non poteva che essere affidato a una bacchetta di riferimento della musica di oggi come Marco Angius, che completa la serata del 20 giugno con la Sinfonia n. 103 “Rullo di timpani” di Franz Joseph Haydn e – di Brahms – Das Schicksalslied (Il canto del destino) con il coro del TCBO e le Variazioni su un tema di Haydn. Debutta in stagione il giovane direttore Giuseppe Mengoli, classe 1993, vincitore del Primo premio al Concorso Mahler 2023, che affronta il 16 settembre la Sinfonia n. 1 “Titano” di Mahler e il Doppio Concerto di Brahms: solisti il violinista Marco Rizzi e il violoncellista Enrico Bronzi. La direttrice d’orchestra Oksana Lyniv torna sul podio il 7 novembre per dirigere la Suite dalla pantomima in un atto Il mandarino meraviglioso di Bartók, di cui ricorrono gli 80 anni dalla morte, e il Concerto per violino n. 1 di Šostakovič, interpretato dal venticinquenne ucraino Dmytro Udovychenko. Segna il debutto del soprano sudafricano di fama internazionale Pretty Yende il concerto di chiusura della stagione, l’11 dicembre, con un ampio excursus nel repertorio sopranile. Sul podio una bacchetta in ascesa come Lorenzo Passerini, appena nominato Direttore principale della compagine finlandese Jyväskylä Sinfonia e già sul podio felsineo nel 2023. I due concerti che vedono protagonista la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna sono rispettivamente diretti dal giapponese Yutaka Sado (17 febbraio), Direttore musicale della New Japan Philharmonic Orchestra – che propone la Sinfonia detta “Die Nullte” di Anton Bruckner e il Concerto per violino e orchestra n. 3 di Camille Saint-Saëns con la violinista moldava Alexandra Conunova, Primo premio al Concorso Internazionale Joseph Joachim Hannover nel 2012 – e da Roberto Abbado (1° dicembre), Direttore principale della Filarmonica – che presenta la Sinfonia n. 2 di Robert Schumann e Der Schwanendreher, concerto per viola e orchestra basato su antichi canti popolari di Paul Hindemith del 1935, con solista il ventinovenne britannico Timothy Ridout, Primo premio al Lionel Tertis International Viola Competition.

L’appuntamento straordinario fuori abbonamento con il grande direttore Zubin Mehta, che debutta alla guida dell’Orchestra del TCBO domenica 21 settembre alle 20.30, inaugurerà il Festival Respighi Bologna 2025 – IV edizione, rinnovando la collaborazione tra la Fondazione lirico-sinfonica felsinea e la Fondazione Musica Insieme. L’impegnativo programma – affrontato dal Direttore emerito a vita del Maggio Musicale Fiorentino – prevede l’esecuzione della Terza Suite delle Antiche danze ed arie per liuto e del poema sinfonico Pini di Roma, entrambi di Respighi, oltre al balletto di Igor Stravinskij Le Sacre du printemps (La sagra della primavera).

Main Partner della Stagione Sinfonica 2025 del Teatro Comunale di Bologna è Intesa Sanpaolo, grazie al cui sostegno saranno inoltre aperte gratuitamente alle scuole gran parte delle prove generali dei concerti. Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo, commenta: «La promozione della cultura del nostro Paese è un impegno insito nell’identità di Intesa Sanpaolo. Come prima banca italiana siamo vicini ai territori per salvaguardarne e valorizzarne il patrimonio artistico, elemento determinante per lo sviluppo economico, umano e sociale. È fondamentale essere al fianco alle attività culturali affinché siano patrimonio universale accessibile a tutti, in particolare ai più giovani ai quali durante la stagione il Teatro Comunale riserverà uno specifico progetto che, al pari della Stagione Sinfonica 2025, siamo orgogliosi di sostenere».

OPERA

Come anticipato nella conferenza stampa di “anteprima”, la Stagione d’Opera 2025 inaugura il 24 gennaio con La fanciulla del West di Puccini (repliche fino al 30 gennaio): una nuova produzione in prima assoluta con la regia di Paul Curran – recentemente impegnato a Bologna in due grandi titoli del repertorio tedesco come Der fliegende Holländer di Wagner e Ariadne auf Naxos di Strauss – e diretta da Riccardo Frizza. L’opera “western” di Puccini, che fu rappresentata per la prima volta nel 1910 al Metropolitan di New York, ha tra i protagonisti principali Carmen Giannattasio come Minnie, Angelo Villari come Dick Johnson e Claudio Sgura come Jack Rance (in alternanza rispettivamente con Ann Petersen, Amadi Lagha e Gustavo Castillo). Dopo il battesimo nella versione francese al Teatro Sociale di Bergamo per il Festival Donizetti, la Lucia di Lammermoor firmata da Jacopo Spirei – che denuncia la violenza della società sulle donne e riflette sul tema della salute mentale – debutta al Comunale dal 20 al 25 febbraio nell’originale in italiano. Sul podio Daniel Oren, apprezzato interprete di questo repertorio. Il capolavoro donizettiano su libretto di Salvadore Cammarano vede Jessica Pratt nel ruolo del titolo; accanto a lei Giovanni Sala e Lucas Meachem, che sono Sir Edgardo di Ravenswood e Lord Enrico Ashton. Nel cast alternativo: Gilda Fiume, Matteo Desole e Maxim Lisiin. Lo spettacolo è frutto di una coproduzione con la Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo. Dalla collaborazione con il Teatro Regio di Parma e la Fondazione Rete lirica delle Marche nasce poi l’allestimento di Un ballo in maschera nella lettura del giovane regista in ascesa – con esperienza anche nel mondo della prosa – Daniele Menghini, appena andato in scena al Teatro Verdi di Busseto per il XXIV Festival Verdi e che arriverà al Nouveau dal 13 al 19 aprile. Cast di pregio per questo titolo, il secondo con la bacchetta di Riccardo Frizza, con Fabio Sartori che canta come Riccardo insieme ad Anastasia Bartoli e Amartuvshin Enkhbat, rispettivamente Amelia e Renato, entrambi al debutto al Comunale, e a Silvia Beltrami come Ulrica. Si scambiano con loro nelle diverse date Matteo Lippi, Marta Torbidoni, Sebastian Catana e Chiara Mogini. Si chiude il ciclo della Trilogia Mozart/Da Ponte firmato da Alessandro Talevi e diretto da Martijn Dendievel con la nuova produzione di Così fan tutte, dopo Le nozze di Figaro del 2023 e Don Giovanni del 2024. Dal 25 maggio al 1° giugno, sul palco cantano Mariangela Sicilia e Francesca Di Sauro, che interpretano Fiordiligi e Dorabella, Marco Ciaponi e Vito Priante nei panni di Ferrando e Guglielmo, Giulia Mazzola e Nahuel Di Pierro come Despina e Don Alfonso. Nell’altro cast troviamo invece Karen Gardeazabal, Laura Verrecchia, Francesco Castoro, Francesco Salvadori, Silvia Spessot e Davide Giangregorio. Viene rappresentata per la prima volta nella storia del Comunale Candide, l’operetta comica in due atti del 1956 di Leonard Bernstein dal racconto filosofico di Voltaire. Il nuovo allestimento, realizzato insieme al Teatro Verdi di Trieste dove andrà in scena a giugno, è firmato dal ballerino, coreografo e regista Renato Zanella e debutterà il mese successivo al Nouveau – dal 4 al 9 luglio – con la direzione dell’americano Kevin Rhodes. Cantano Kévin Amiel/Marco Miglietta (Candide), John Chest/Michele Patti (Maximilian/The Captain/Tsar Ivan), Tetiana Zhuravel/Francesca Benitez (Cunegonde), Bruno Taddia/Valdis Jansons (Voltaire/Dott. Pangloss/Martin/Cacambo) e Madelyn Renée/Benedetta Mazzetto (The old lady). Manca invece al Comunale dal 1968 Oedipus Rex di Igor Stravinskij, opera-oratorio in due atti su un testo di Jean Cocteau dalla tragedia di Sofocle – tradotto dal francese al latino da Jean Daniélou – composta nel 1927, che sarà riletta dall’attore e regista Gabriele Lavia, al ritorno dopo l’Otello verdiano del 2022. Il nuovo spettacolo, in scena in prima assoluta dal 7 al 12 ottobre, vedrà la guida di Oksana Lyniv e tra gli interpreti principali lo stesso Lavia come voce recitante, e i cantanti Paolo Antognetti come Edipo, Teresa Romano nel ruolo di Giocasta e Claudio Otelli come Creonte/Il messaggero. Lyniv sarà, inoltre, sul podio delle due opere in forma di concerto che concludono il ciclo del Ring des Nibelungen di Wagner, avviato quest’anno all’Auditorium Manzoni: Siegfried (Sigfrido) il 13 e 15 giugno, con solisti Peter Wedd, Matthäus Schmidlechner, Thomas Johannes Mayer, Claudio Otelli, Sorin Coliban e Sonja Šarić, e Götterdämmerung (Il crepuscolo degli dei) il 24 e 26 ottobre, ancora con Wedd, Otelli e Šarić accanto a Ewa Vesin, Atala Schöck e Albert Pesendorfer. A completare la Stagione 2025 in autunno tornano due apprezzati allestimenti del TCBO: La bohème di Puccini ideata da Graham Vick nel 2018 e vincitrice del Premio “Abbiati”, diretta in questa ripresa dal belga Dendievel, in scena dal 23 al 30 novembre. Nel cast vocale spiccano Juliana Grigoryan come Mimì, Stefan Pop come Rodolfo, Giuliana Gianfaldoni nei panni di Musetta e Davide Luciano in quelli di Marcello, che si avvicendano con Karen Gardeazabal, Antonino Siragusa, Enkeleda Kamani e Lodovico Filippo Ravizza. Infine Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini con la regia di Federico Grazzini del 2019, che vedrà sul podio Renato Palumbo dal 19 al 30 dicembre con le voci rossiniane di Aya Wakizono che interpreterà Rosina, Dave Monaco come Conte d’Almaviva, Nicola Alaimo nei panni di Figaro e Michele Pertusi in quelli di Basilio. Nel cast alternativo canteranno invece Chiara Tirotta, Pierluigi D’Aloia, Stefan Astakhov e Andrea Pellegrini.

Si rinnova anche per il prossimo anno il Club del TCBO, dedicato alle aziende e ai privati e a tutti gli appassionati che vogliono sostenere il Teatro e partecipare attivamente alla sua proposta culturale, prendendo parte ad eventi e momenti speciali e usufruendo di vantaggi e opportunità. Info: www.tcbo.it.

(A. C.)

Crediti foto: Zubin Mehta ©Oded Antman

Carla Monni