Sulla costa sudorientale dell’Irlanda la kermesse che riscopre le opere rare diretta dall’italiana Rosetta Cucchi
70 appuntamenti, fra cui 3 nuove produzioni
Dal 24 ottobre al 5 novembre 2023
Domani prende il via il 72° Wexford Festival Opera, il festival della scoperta, che propone – in una veste del tutto nuova – capolavori operistici troppo a lungo dimenticati.
La prima esecuzione in tempi moderni di Zoraida di Granata (1822) di Gaetano Donizetti firmata da Bruno Ravella. L’altrettanto rara L’aube rouge (L’alba rossa, del 1911) di Camille Erlanger con la regia di Ella Marchment. La ciociara (2015) messa in scena da Rosetta Cucchi in una nuova orchestrazione del suo compositore Marco Tutino. Sono le tre nuove produzioni del Wexford Festival Opera, la kermesse irlandese che da più di 70 anni propone opere rare. La 72esima edizione è in programma dal 24 ottobre al 5 novembre 2023, sempre nella città sulla costa sudorientale dell’Irlanda.
Donne e guerra, Women and war, è il tema di quest’anno, ma la guerra «non va solamente intesa nel suo significato più lampante – dice la Direttrice artistica Rosetta Cucchi – ma anche come battaglia che le donne devono affrontare quotidianamente verso ogni tipo di ingiustizia: dai pregiudizi alle violenze. Non si vuole partire dal conflitto, ma dalla forza femminile che nell’opera è coniugata in tante maniere. Nelle tre produzioni di quest’anno passiamo da Zoraida, una donna che si ritrova a combattere per salvaguardare i suoi sentimenti, a Olga dell’Aube rouge, che ad ogni costo vuole salvare il suo grande amore dal nichilismo che lo circonda, per arrivare alla più recente Ciociara, in cui due donne cercano di fuggire dagli orrori della seconda guerra mondiale. Tre finestre su tre differenti epoche, musiche e soprattutto caratteri femminili. Due opere dimenticate – Zoraida e Aube rouge – che è giusto riportare alla luce».
La scoperta a Wexford non riguarda solo le opere, ma anche artisti talentuosi della nuova generazione. È il caso del ventiseienne Diego Ceretta, a cui è stata affidata la direzione musicale di Zoraida di Granata di Donizetti nella versione del 1822, presentata in coproduzione con il Festival Donizetti di Bergamo che, invece, prevede di metterla in scena nella versione del 1824 durante l’edizione 2024. La regia è di Bruno Ravella, nato in Marocco, di origini italiane e polacche. Al centro dell’opera c’è un triangolo amoroso e la battaglia di Zoraida per rimanere fedele a ciò che prova a costo della sua stessa vita. Il regista ha scelto di ambientarla nella Sarajevo assediata del 1992-1996, in piena guerra civile, persecuzione etnica e religiosa. Nel ruolo del titolo il soprano irlandese Claudia Boyle. Date: 24, 27, 31 ottobre e 3 novembre 2023.
L’aube rouge è un’opera tragica ambientata in Francia e Russia di Camille Erlanger, compositrice che vinse il prestigioso Prix de Rome nel 1888, i cui lavori sono stati ingiustificatamente trascurati. Fra i protagonisti, il tenore americano Andrew Morstein che farà il suo debutto irlandese nella parte di Serge e Giorgi Manoshvili, che torna al WFO dopo il successo come Calibano nella Tempesta del 2022 interpretando il collega nichilista Kouraguine. Tornano al festival anche la regista inglese Ella Marchment insieme al direttore d’orchestra francese Guillaume Tourniaire. Date: 25, 29 ottobre e 1, 4 novembre 2023.
Presentato in anteprima e commissionato dalla San Francisco Opera nel 2015, La ciociara è proposto in una nuova orchestrazione rivista appositamente per il WFO dal suo compositore Marco Tutino. L’opera è basata sul romanzo di Alberto Moravia, che vede protagonista una madre che cerca di proteggere sua figlia dagli orrori della guerra alla fine della Seconda Guerra Mondiale. L’iconico adattamento cinematografico del 1960, diretto da Vittorio De Sica e con l’interpretazione da Oscar di Sophia Loren, sarà proiettato il giorno di ogni rappresentazione, il 26 e 28 ottobre e il 2 e 5 novembre. Madre e figlia sono interpretate da Na’ama Goldman, che torna a Wexford dopo aver cantato Salome nel 2014, e Jade Phoenix, alumna della Wexford Factory. La Direttrice artistica Rosetta Cucchi firma la produzione. Sul podio il Direttore ospite principale Francesco Cilluffo, alla guida dell’Orchestra del Wexford Festival Opera.
Il WFO ha la sua sede presso la National Opera House, il primo teatro d’opera polivalente costruito su misura in Irlanda. Progettato da Keith Williams, è stato completato nel 2008 sull’impronta del vecchio Theatre Royal e ha un’acustica straordinaria. Questa antica città vichinga, affacciata sul mare, possiede un fascino che è una parte fondamentale di ciò che contribuisce a rendere prezioso il WFO, tanto che il New York Times lo ha definito “diverso da qualsiasi altro festival. L’entusiasmo è unico. È l’esperienza totale che conta”. Nata nell’ottobre del 1951 grazie al concreto contributo degli abitanti di Wexford, la kermesse è cresciuta attraverso una visione audace a cui è fedele da più di 70 anni, fino a diventare uno dei festival d’opera più importanti del mondo, nominato “Miglior festival” agli International Opera Awards 2017.
La manifestazione irlandese è contornata, inoltre, da numerosi appuntamenti paralleli: la Wexford Factory, un’accademia di sviluppo professionale giunta al suo secondo anno, con giovani artisti basati in Irlanda che prenderanno parte all‘Italiana in Algeri di Rossinidurante il WFO 2023; le Pocket Opera – La fille du régiment di Donizettie Suor Angelica di Puccini – sarannole due “opere tascabili” del 2023 legate al tema femminile, commissionate a giovani artisti che vivono in Irlanda; la Community Opera –Gianni Schicchi di Giacomo Puccini – sviluppata con dialoghi scritti da Timothy Knapman, dove un gruppo di persone locali che ha preso parte a una serie di workshop durante tutto l’anno, insieme agli artisti della Wexford Factory, creerà una performance che coinvolgerà anche il pubblico, per lo spazio non teatrale di The Grain Store a Stonebridge, appena fuori Wexford; un Concerto di gala, che vedrà gli artisti del festival 2023 protagonisti di un gala con i loro brani preferiti; un Concerto corale con le New Dublin Voices, importante coro da camera irlandese che presenterà concerti con programmi dal medievale al contemporaneo; i Lunchtime Recital, 11 recital all’ora di pranzo che metteranno in risalto i singoli artisti del festival; una Impossible interview, con Michael Dervan che intervista Florence Nightingale (interpretata da Olga Conway), infermiera, statistica e riformatrice sociale britannica, filosofa fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna, che trascorreva ore nei reparti curando i soldati feriti; una Lecture del dottor Tom Walsh con la giornalista Lara Marlowe, giornalista e corrispondente estera dell’Irish Times, che ha assistito in prima persona all’impatto della guerra sulle donne in luoghi come Afghanistan, Algeria, Repubblica Centrafricana, Iraq, territori occupati da Israele, Libano, Somalia, ex Jugoslavia e più recentemente l’Ucraina; Eventi pop-up, regali alla città che coinvolgono gli artisti del WFO in momenti teatrali e musicali spontanei in luoghi inaspettati intorno a Wexford.
«Festival ed eventi sono un elemento chiave dell’offerta turistica in Irlanda e Fáilte Ireland è lieta di sostenere il Wexford Festival Opera di quest’anno, che presenterà il meglio delle arti, del patrimonio e della cultura irlandesi ai visitatori nazionali e internazionali. Lo sviluppo di esperienze per i visitatori uniche e coinvolgenti come il Wexford Festival Opera svolge un ruolo importante nella ripresa del settore turistico per la contea e per la più ampia regione dell’Ireland’s Ancient East. Festival come il Wexford Festival Opera creano nuove e convincenti ragioni per i visitatori di esplorare l’Irlanda e sperimentare in prima persona le nostre arti e la nostra cultura, famose in tutto il mondo. Hanno la capacità di stimolare l’afflusso di imprese locali, che a loro volta generano entrate e sostengono posti di lavoro nelle comunità» ha dichiarato Ciara Sugrue, responsabile festival ed eventi, Fáilte Ireland.
Info: www.wexfordopera.com
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