Si è aggiudicato il Premio Danza&Danza come miglior produzione del 2020 il balletto Don Juan della Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, che arriva al Teatro Comunale di Bologna per quattro recite intorno a Capodanno, dal 29 dicembre 2021 al 2 gennaio 2022.
La Compagnia torna sul palcoscenico della Sala Bibiena dopo sette anni con una creazione in un atto unico e per sedici danzatori, ispirata al mito antico e ancora attuale di Don Giovanni, nell’originale versione coreografica di Johan Inger, che a Bologna viene ripresa con le musiche eseguite dal vivo dall’Orchestra del Comunale diretta da Manuel Busto.
Assieme al drammaturgo Gregor Acuña-Pohl, il coreografo svedese ha consultato ben venticinque diversi testi sulla figura di Don Giovanni, dalla commedia di Tirso de Molina, a Molière e Bertolt Brecht, sino all’opera teatrale Le Burlador di Suzanne Lilar, per consegnare al pubblico una lettura innovativa e contemporanea.
Nella creazione di Inger-Acuña-Pohl ci sono tutti i personaggi del racconto originario, come Donna Elvira, Donna Anna, Zerlina, Masetto; ma il duo esce dagli schemi e abbandona figure iconiche come il Commendatore, che coincide invece con la madre di Don Juan – unica vera “giudice” della sua esistenza – che lo ha abbandonato da piccolo e che il seduttore cercherà sempre di trovare in ogni donna che conquista. Non solo, Inger e Acuña-Pohl trasformano inoltre il personaggio di Leporello – Leo nella loro versione – da mero servo ad alter ego di Don Juan: il suo lato innocente.
Le musiche inedite sono di Marc Álvarez: nella partitura non mancano i riferimenti al balletto pantomimico di Christoph Willibald Gluck del 1761, pur mantenendo le sonorità predilette dal compositore spagnolo, a suo agio nel mescolare violoncello, violino, chitarra elettrica e percussioni.
Partendo dalla drammaturgia, dalla storia e dai conflitti interiori, Álvarez crea una musica descrittiva che rispecchia i singoli personaggi e le loro relazioni, come l’intima ninna nanna della prima scena, una rappresentazione del rapporto madre e figlio, o come il primo amore di Donna Elvira e Don Juan, raccontato attraverso una melodia semplice e limpida.
Al pari della musica anche la danza dei ballerini di Aterballetto riflette i vari personaggi, attorniata dalle scene di Curt Allen Wilmer, realizzate con estudio deDos: un luogo neutrale ma che si fa sempre più scuro nel corso dello spettacolo, a simboleggiare la dissolutezza di Don Juan. Sulla scenografia Fabiana Piccioli ha progettato le luci, che con un gioco di contrasti e diverse disposizioni amplificano o evocano anche i momenti più degenerativi e le atmosfere più “claustrofobiche” del racconto.
I costumi sono firmati da Bregje van Balen e tengono insieme modernità e tradizione. Il direttore dell’allestimento è Carlo Cerri e l’assistente alla coreografia Yvan Dubreuil.
Sul palco si alternano Saul Daniele Ardillo e Hélias Tur-Dorvault nel ruolo del titolo, Minouche Van De Ven e Vittoria Franchina nei panni della madre di Don Juan, Estelle Bovay e Martina Forioso in quelli di Donna Elvira, Giulio Pighini e Clément Haenen come Masetto. E ancora Serena Vinzio e Sandra Salietti Aguilera (Zerlina), Martina Forioso e Minouche Van De Ven (Tisbea), Arianna Kob e Estelle Bovay (Ines). Thomas Van De Ven, Jamal Uhlmann e Ivana Mastroviti interpretano rispettivamente Leo, Don Ottavio e Donna Anna. Completano il cast Leonardo Farina e Antonio Tafuni.
Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto è oggi tra le principali compagnie in Italia, la prima realtà stabile al di fuori delle Fondazioni Liriche e unico centro di produzione di natura totalmente pubblica. Grazie ai suoi danzatori solisti in grado di affrontare tutti gli stili, nel corso della sua storia ha goduto di ampi riconoscimenti sia in Italia che all’estero.
Sostenuto dal MiC, dagli Istituti Italiani di Cultura e dalle Ambasciate Italiane del Ministero degli Affari Esteri, Aterballetto presenta un’ampia attività che spazia dalle produzioni con alcuni dei coreografi più importanti del panorama internazionale, all’attenzione per stili differenti e alle giovani generazioni. Inoltre la Fondazione stimola in Italia la diffusione di una cultura della danza a 360°, producendo spettacoli in partnership con enti pubblici o privati, provenienti da orizzonti disciplinari diversi e senza trascurare la vocazione sociale e formativa.
I biglietti per il balletto Don Juan – da 10 a 35 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale, aperta dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18, il sabato dalle 11 alle 15 (Ingresso Piazza Verdi), nei giorni feriali di spettacolo da due ore prima e fino a 15 minuti dopo l’inizio e in quelli festivi da un’ora e mezza prima e fino a 15 minuti dopo l’inizio (Ingresso Largo Respighi 1).
https://www.tcbo.it/eventi/don-juan/
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