Con un concerto intitolato “Cinema” si conclude, venerdì 18 settembre alle 20.00 – in diretta su Rai Radio3 – e in replica alle 22.30 al Teatro Regio di Torino e sabato 19 settembre alle 21.00 al Teatro Dal Verme di Milano, la quattordicesima edizione del Festival MITO SettembreMusica dal tema “Spiriti”. Protagonista l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, erede del complesso fondato da Arturo Toscanini alla fine dell’Ottocento, che affianca all’impegno operistico un’intensa attività sinfonica tanto in sede quanto in tournée in tutto il mondo con direttori e solisti di primo piano. La dirige in questa occasione Sesto Quatrini, che a trentasei anni ha già al suo attivo una brillante carriera internazionale ed è attualmente direttore artistico del Teatro dell’Opera Nazionale Lituana di Vilnius.
Al centro del concerto brani di musica classica presi a prestito dal grande schermo, come due capolavori del tardo romanticismo inseriti nelle colonne sonore di pellicole fortunate: uno è l’amatissima Danza ungherese n. 5 di Johannes Brahms, divenuta ancor più popolare da quando nel 1940 Charles Chaplin la utilizzò per il suo primo film con sonoro, Il grande dittatore, sfruttando la sua estroversione ritmica in una sequenza rimasta indimenticabile proprio per l’integrazione fra gesto e musica; l’altro è una pagina delicata come il Notturno dal Quartetto per archi n. 2 in re maggiore di Aleksandr Borodin, esponente fra i più raffinati della scuola nazionale russa, rielaborato nel 1987 da John Barry – autore di quasi tutte le colonne sonore dei film di James Bond – per 007 – Zona pericolo di John Glen. E ancora il Souvenir de Florence op. 70 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, che volle ricordare i suoi soggiorni a Firenze con questa partitura scritta fra il 1890 e il 1892, nella quale lo spirito russo dell’autore si impreziosisce di una ricchezza melodica tutta italiana. Se ne servì nel 1974 Jerry Fielding, mescolando la musica di Čajkovskij ad altre citazioni, soprattutto da Gustav Mahler, per creare la colonna sonora di 40.000 dollari per non morire (“The Gambler”) del regista anglo-cecoslovacco Karel Reisz.
Completa il programma il Concerto per pianoforte n. 1 in do minore op. 35 con accompagnamento di orchestra d’archi e tromba scritto nel 1933 da un musicista che con il cinema ha avuto molto a che fare, Dmitrij Šostakovič, allora nel pieno di una giovinezza vulcanica e irriverente ben rappresentata dalle linee aguzze di questo lavoro, insolito anche nella distribuzione strumentale. Solista Giuseppe Albanese, pianista pluripremiato che incide con Deutsche Grammophon e Universal Music, affiancato da Sandro Angotti, apprezzatissima prima tromba dell’Orchestra del Regio di Torino.
Con l’obiettivo di offrire al pubblico una comprensione più approfondita, i concerti saranno introdotti da Stefano Catucci a Torino e da Gaia Varon a Milano.
MITO SettembreMusica, con la presidenza di Anna Gastel e la direzione artistica di Nicola Campogrande, gode del contributo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ed è realizzato da Fondazione per la Cultura Torino e I Pomeriggi Musicali di Milano, grazie all’impegno economico delle due città, all’indispensabile partnership con Intesa Sanpaolo – attuata sin dalla prima edizione –, al sostegno di Compagnia di San Paolo, degli sponsor Iren, Pirelli, Fondazione Fiera Milano e al contributo di Fondazione CRT.
I biglietti per i concerti torinesi del 18 settembre sono esauriti. Ancora disponibili invece quelli per il concerto di sabato 19 settembre a Milano (posto unico numerato a 10 euro, ridotto a 5 euro per i nati dal 2006). Ulteriori informazioni sul sito www.mitosettembremusica.it.
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