Il Teatro Comunale di Bologna partecipa al programma di ART CITY White Night offrendo la possibilità di ascoltare in diretta su Piazza Verdi, con inizio alle ore 20.30, il concerto dell’Orchestra del Teatro Comunale, diretta da Nikolaj Znaider, con il pianista Denis Matsuev. Grazie al generoso sostegno di Alfa Wassermann, il Teatro Comunale si è dotato di un moderno impianto di diffusione sonora e visiva di alta qualità con il quale è ora possibile offrire, anche alla piazza, l’emozione di un suono perfetto. Il pubblico potrà assistere al concerto in diretta anche attraverso i nuovi monitor ad alta definizione. Per la diffusione sonora sarà utilizzato un sistema d&b audiotechnik E8 abbinato ad un subwoofer E18.
Reduce dal personale successo nel “Ratto dal serraglio” mozartiano, che ha recentemente inaugurato la stagione lirica del Teatro Comunale, il direttore d’orchestra danese Nikolaj Znaider – già affermato violinista – è nuovamente sul podio dell’Orchestra del Teatro felsineo sabato 28 gennaio alle 20.30 per un concerto sinfonico nella Sala Bibiena. Con lui sul palco il pianista russo Denis Matsuev, definito dal «Times» di Londra il “nuovo Horowitz”. Proiettato nella carriera internazionale dalla vittoria del Concorso “Čajkovskij” di Mosca nel 1998, Matsuev è ormai ospite delle maggiori orchestre del mondo, dai Berliner Philharmoniker alla London Symphony, dalla Chicago Symphony alla Gewandhausorchester di Lipsia. A Bologna propone il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in Do minore op.37 di Ludwig van Beethoven, eseguito per la prima volta al Theater an der Wien il 5 aprile 1803 (con la direzione di Ignaz von Seyfried e Beethoven stesso come solista): se da un lato in questo Terzo Concerto Beethoven non abbandona il modello mozartiano, e fa infatti riferimento al Concerto in Do minore K 491, dall’altro pone le basi per una nuova fase compositiva, quella del periodo cosiddetto “eroico”.
Completa il programma la Sesta Sinfonia in La maggiore di Anton Bruckner, composta tra il 1879 e il 1881, l’unica delle nove sinfonie del compositore austriaco di cui esista una sola versione. Definita da Bruckner “la più sfrontata” delle sue sinfonie, la Sesta fu eseguita nella versione integrale solo postuma sotto la bacchetta di Karl Pohlig nel 1901 a Stoccarda, dopo che Gustav Mahler l’aveva diretta con tagli e ritocchi nel 1899 alla guida dei Wiener Philharmoniker.
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