Dopo una serie di nuovi spettacoli, da Guillaume Tell proprio a Londra a Die Zauberflöte alla Fenice di Venezia, Damiano Michieletto si dedica ai due atti unici simbolo del verismo italiano.
“Ho cercato di trovare un legame tra le due storie – dichiara Damiano Michieletto – anche se non si tratta di due opere pensate per essere eseguite insieme anzi sono lavori di due compositori in competizione tra loro; eppure già nella struttura drammaturgica ci sono elementi in comune: la religione mista al folclore e alle convenzioni sociali, l’amore, la gelosia e l’omicidio; entrambe le opere hanno intermezzi musicali che le rendono affini. Ho pensato di ambientarle in due diversi luoghi di uno stesso ideale paese di provincia del sud Italia. Cavalleria rusticana si svolge nell’abitazione di mamma Lucia, che è un panificio. Pagliacci invece è ambientato nel salone parrocchiale dello stesso paese, adibito a teatro. Il mio intento è quello che ci sia verità in queste due storie. Per questo ho cercato di togliere la cornice folcloristica per portare le vicende a un più alto grado di impatto, di passione, ma anche di divertimento. Perché nelle due opere, specie in Pagliacci, prima dell’omicidio, si ride anche. Ho cercato quindi di rendere al massimo grado la commistione di dramma e divertimento”.
A fianco del regista veneto ancora una volta lo scenografo Paolo Fantin, la costumista Carla Teti e il Light designer Alessandro Carletti.
Dirige Sir Antonio Pappano.
Protagonisti Eva-Maria Westbroek, Carmen Giannattasio e Aleksandra Antonenko.
L’opera sarà trasmessa in diretta nei cinema di tutto il mondo il 10 dicembre.
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